Colpisce in Italia dalle 800 alle 1000 persone l'anno. I casi si
concentrano soprattutto nei bambini. Deve essere riconosciuta il prima
possibile, anche se spesso assume le sembianze di una comune influenza,
altrimenti può avere esiti letali nel 3-20 per cento dei casi e lasciare
invalidità gravi nel 15-20 per cento delle persone che la contraggono.
Questi i messaggi lanciati in occasione della Giornata Mondiale della
Meningite del 24 aprile. Per fortuna, la ricerca sta mettendo a
disposizione armi sempre più efficaci per prevenire l'infezione
batterica che provoca questi quadri: pur se esistono anche meningiti
virali, infatti, queste sono in genere meno gravi. L'haemophilus
inflenzae di tipo B, lo pneumococco e il meningococco sono i tre germi
più frequentemente chiamati in causa. Se per i primi due esistono
vaccini mirati, per il meningococco oggi è disponibile una vaccinazione
mirata per il ceppo Ce e in alcune regioni è disponibile in copayment il
vaccino protettivo nei confronti dei tipi A, C, Y, W135. Tra le buone
notizie, si attende a breve la disponibilità di un vaccino contro il
meningococco B, destinato ai lattanti e non ancora in commercio.
Fonte
Inserto Salute de La Repubblica del 23 aprile, pagina 46
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Inserto Salute de La Repubblica del 23 aprile, pagina 46
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