Il tumore non è sempre uguale. E addirittura non deve essere
considerato figlio di un'alterazione genetica unica, ma di molte
alterazioni, per cui è necessario stilare una vera e propria mappa di
ogni neoplasia con gli specifici bersagli da colpire. Solo a quel punto
la terapia antitumorale potrà contare su farmaci davvero mirati per
quella indicazione specifica. A disegnare così il futuro delle terapie
anti-cancro è Carlo Croce, direttore dell'Istituto di genetica
dell'Ohio, che da tempo ha concentrato i suoi studi sul micro-Rna e
sulle possibilità di arrivare ad una diagnosi ultraprecoce del tumore.
"Oggi i tumori vengono purtroppo diagnosticati tardi, quando sono già
avanzati e sviluppano mutazioni genetiche più frequenti delle cellule
normali. Ecco perché è quasi impossibile guarirli" - ricorda Croce, che
propone per il futuro proprio lo studio di geni associati all'Rna e
quindi la ricerca dei Micro-Rna. Questi possono esprimere parte del
genoma, in particolare essere coinvolti nel processo neoplastico. Il
futuro della diagnosi precoce potrebbe quindi essere legato
semplicemente ad un esame specifico del sangue, che consenta di rilevare
la presenza di biomarcatori presenti su questi frammenti di Rna. Ci
vorrà comunque ancora tempo, considerando che l'esame del micro-Rna
viene effettuato solo a scopo di ricerca nel laboratorio dello stesso
Croce e ad Harvard.
Fonte
Tutto Scienze e Tecnologie de La Stampa del 24 aprile, pagina 5
Fonte
Tutto Scienze e Tecnologie de La Stampa del 24 aprile, pagina 5
Nessun commento:
Posta un commento