domenica 3 marzo 2013

Le nuove protesi aortiche ibride a Siena

Policlinico Le Scotte - Siena da Ufficio stampa
Parte a Siena, al policlinico Santa Maria alle Scotte, il programma
italiano per l'impianto di una nuova protesi ibrida per le malattie
dell'aorta. Si tratta di protesi disegnate per trattare in un unico
intervento gli aneurismi complessi dell'aorta toracica. Il primo
impianto con questa nuova metodica è stato effettuato dall'équipe di
Cardiochirurgia delle Dissezioni Aortiche, guidata dal dottor Eugenio
Neri, insieme ai colleghi Enrico Tucci, Luigi Muzzi e Antonio Benvenuti,
coadiuvati dall'anestesista Irene Rossi e dalla perfusionista Ilaria
Orrù, e con il coordinamento del professor Giuseppe Gotti. Il caso,
molto complesso a causa delle importanti patologie associate, è stato
valutato insieme alla Radiologia Interventistica, diretta da Carmelo
Ricci. La protesi utilizzata è un'evoluzione di quella ideata e
brevettata dallo stesso cardiochirurgo Neri, che porta il nome della sua
città, Siena, "così chiamata -- spiega Neri -- perché i nostri pazienti
vivano portando sempre Siena nel cuore. La variazione sulla nostra
protesi è stata realizzata da un'azienda scozzese ed è utilizzabile solo
in tre centri accreditati. Noi siamo stati i primi a partire in Italia e
questo è un importante riconoscimento per le professionalità del nostro
ospedale". Questi interventi sono effettuati in circolazione
extracorporea con arresto di circolo ipotermico. "Si tratta di un
intervento cardiochirurgico -- aggiungono i dottori Muzzi e Tucci --
effettuato portando la temperatura corporea a 25 gradi, con perfusione
selettiva dei vasi cerebrali. Lo stent associato alla protesi viene
collocato direttamente nella parte danneggiata dell'aorta toracica e,
una volta posizionata la componente endovascolare della protesi, si
completa chirurgicamente la procedura, sostituendo l'arco aortico e
l'origine dei tronchi arteriosi a destinazione cerebrale". Questa
soluzione permette di evitare un secondo intervento, con importanti
vantaggi per i pazienti. Fondamentale in questo percorso il supporto
della Terapia Intensiva Cardiotoracica, diretta dalla professoressa
Bonizella Biagioli, con il prezioso supporto del dottor Luca Marchetti,
responsabile Anestesia in cardiochirurgia. I tre centri pilota
condivideranno tutti i dati relativi al trattamento con questa nuova
protesi mediante la realizzazione di un unico database, in modo da
studiare l'andamento dei pazienti. La Cardiochirurgia delle Dissezioni
Aortiche senese è tra i pochi centri in Italia a trattare l'aorta in
tutti suoi segmenti: toracico, toraco-addominale e addominale, sia in
maniera tradizionale che endovascolare ovvero, come in questo caso, con
tecnica "ibrida".

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