Interessante analisi di Roberto Polillo sulla drammatica situazione della sanità nel Lazio. Si evidenzia il grave divario che si è venuto a creare tra la Capitale e le Province; purtroppo il depauperamento delle strutture provinciali difficilmente potrà essere recuperato, in quanto sarà molto difficile ricostruire intere equipe che hanno subito una vera e propria diaspora. Il know how in sanità è molto difficile da costruire e molto facile da distruggere.
Roberto Polillo interesting analysis on the dramatic situation of health in Lazio district. It highlights the serious gap that is created between the capital and the provinces; Unfortunately
the depletion of provincial structures can hardly be recovered, because
it will be very difficult to rebuild an entire team who have undergone a
veritable diaspora. Know-how in health is very hard to build and easy to destroy.
Interessante analisi ma alcune contraddizioni devono essere sottolineate. Da una parte si riconosce il grave divario tra la capitale e i territori delle Province, ma dall'altro si ricorre al trito luogo comune della "disattivazione" dei piccoli ospedali come unico modello per far quadrare i conti della sanità. Deve essere chiaro a tutti che i cosiddetti "piccoli ospedali" sono proprio quei presidi che garantiscono i diritti costituzionali alla salute ed all'eguaglianza dei cittadini di fronte alla malattia, proprio nei territori delle province. L'enfasi sulla necessità di chiusura di questi presidi è stato il motore primo del divario che pure viene riportato. Sarà importante smettere una volta per tutte di considerare la dimensione degli ospedali come misura della loro efficienza (è una misura "proxy" che viene spesso adottata ma, quando analizzata in dettaglio, ha generalmente dimostrato la sua fallacia) e iniziare a pensare a come il SSR deve rendere efficienti i piccoli ospedali. In questi anni si sono visti tagli di risorse prevalentemente in periferia per consentire al Centro di continuare a sperperarne. Le ASL hanno generalmente ben chiaro il dato che l'unità di prestazione (ad esempio unpunto di DRG) costa MENO in un ospedale periferico che in un grande ospedale.
RispondiEliminaPoi c'é il solito problema dell'incertezza dei dati: se è vero che "poiché a norma della spending review del Governo Monti il parametro di riferimento per il numero di PL è ora il 3,7 per mille, la dotazione complessiva di PL della regione dovrà scendere di 1.900 PL circa", non può essere contemporaneamente vera la distribuzione riferita dei posti letto nelle Province:
• Frosinone: 2,1
• Rieti: 2,6
• Latina: 2,75
• Viterbo: 2,32
• Roma: 3,56
Infatti non conosco alcuna procedura aritmetica per la quale la media (comunque ponderata) di 5 valori possa dare un valore superiore ad ognuno di essi, e se questa è la distribuzione allora emerge che i posti letto della Regione sono carenti e non eccessivi, se viceversa è vero che sono eccessivi allora capiamo dove stanno!